lunedì 26 settembre 2016

Le avventure al kemp 2016!

L'anno prossimo andrò all'hip hop kemp al 100% - questo è il pensiero fisso di chi torna a casa dopo aver passato 4 giorni a Hradec Kralove, una piccola cittadina, poco distante da Praga.
 O almeno è il mio.



Giusto un mese fa abbiamo festeggiato il 15esimo anniversario del party più party che ci sia, e per me è stato il terzo, ma vi assicuro che sul posto, mi sento sempre la piccola Karcia alla sua prima volta, con tanto di ansia pre-partenza e tanta curiosità di vedere come sono cambiate le cose dalla scorsa edizione.
Perchè si tratta fondamentalmente di questo, di avere sempre lo stesso spirito e la voglia di riscoprire il festival in tutte le sue sfacettature.
Non è solo il concerto, la battle di freestyle, i bboys, alcol e altri "rallegratori". 
E' anche quel amico che non vedevi per un anno intero, è il viaggio col kempbus, è il perenne dilemma con quale dei tanti cibi a scelta intossicarsi, è l'emozione che solo un live può darti, è la impagabile libertà di essere semplicemente se stessi.
Per me, inevitabilmente è anche il mio posto preferito in cui riflettere. La notte, nella mia stanzetta d'hotel mi chiudo a pensare e a ripensare alla giornata appena trascorsa e a quanto scorre velocemente il tempo.
 Quest'anno più che mai i quattro giorno sono sfuggiti davanti ai nostri occhi, qualcun'altro ha avuto la stessa sensazione oltre me?



L'ultima notte, dopo gli ultimi live ero così felice e così stupita dal livello delle esibizioni degli artisti sul main stage, da pensare "Come riuscirò a raccogliere tutte le emozioni e scrivere qualcosa?"
Di solito condivido coi miei amici impressioni soggettive su un concerto, un disco. 
Ho i gusti molto difficili e alcuni li definiscono... strani. 
Esigo molto da un brano che ascolto, ma ancora di più da un artista che vedo live e credo che molta gente sia abituata alla mediocrità, ai rapper che vengono a suonare tanto per suonare e che aspettano l'applauso e il rispetto per la sola uscita sulla scena.
 Non funziona così e per fortuna al kemp, trovo pane per i miei denti.



Il tutto, è iniziato col warm up party, che dovrebbe essere una piccola fiamma che riscalda prima degli altri giorni, ma per me, già quello è stato un fuoco d'artificio! Mi basta solo citare il live degli The underachiveres, uno di quelli che aspettavo con ansia e che non mi ha delusa. I due rapper AK e Issa Gold sul palco sono un'accoppiata vincente, uno più calmo e l'altro un terremoto. Dopo il live siamo usciti dal hangar insieme, loro si sono fermati per fare un pò di foto per i siti, giornali, mentre io sono andata a fare le foto altrove, quando sento un "excuse me", poi il secondo e il terzo. 
Era Ak che mi chiamava perchè voleva complimentarsi per i miei capelli, ho ricambiato il complimento, ma non nascondo che mi ha fatto strano incontrare un rapper che mi piace e parlare con lui delle nostre capigliature, ahaha!


Giovedì è stato un giorno felice per me, ho conosciuto il secondo dei miei rapper italiani preferiti: Danno! Lui assieme a Don Diegoh, il mio compaesano, Ice One e Alien Dee hanno rappresentato il nostro bel paese. E che dire? Hanno riempito un hangar, e a parer mio è stato uno dei live italiani migliori dei miei 3 anni a Hradec Kralove. Un'energia e trasporto pazzeschi!
Altri due live che mi sono rimasti impressi, sono stati quelli di Mick Jenkins e Jay Prince.
Il primo artista è nel mio cuoricino già da un pò di tempo e vederlo esibirsi dal vivo è stata la ciliegina sulla torta. La parola d'ordine? Drink more water. 
Prima delle 22 sapendo che a quel ora si sarebbe esibito Anderson Paak, mi sono diretta nel backstage sperando di scattare qualche foto da brava paparazza e infatti ci sono riuscita nel mio intento, prima che venisse il ragazzo della sicurezza dicendo che "Anderson non vuole gente intorno". Uhm.
Per quanto riguarda la sua performance sul palco posso dire che lui non fa musica, Anderson è la musica. Il suo corpo reagiva ad ogni suono, è stato un pò come vedere la musica che ascoltavamo. E' stato magico!


Venerdì ho fatto colazione in hotel con Mike Melinoe e Keke, è sempre bello iniziare la giornata così, soprattutto perchè dopo un pò sarebbero arrivate le brutte notizie.
 La prima: Machine gun kelly si è rotto il braccio, 2 denti e ha 5 punti sulle labbra.
 PANICO. Come suonerà? Suonerà? Verrà ugualmente? MGK si è dimostrato davvero professionale e forte, perchè ha subito scritto su instagram che nonostante tutto avrebbe finito il tuor europeo. Fiuuu, sospiro di sollievo, perchè è risaputo che ci sono rapper che disdicono all'ultimo per molto meno. Sai niente Method man? La seconda brutta notizia infatti è che Meth non suonerà più, ma al posto suo ci saranno gli EPMD. Niente male.
Così con l'umore più positivo ho dato il via ai concerti partendo da quello di Chelsea Rejects, poi sono corsa a vedere Asher Roth, per poi spostarmi di nuovo nel hangar per vedere Malpa. E vi dirò è stato un live fantastico, in generale i live con la band dal vivo sono tutta un'altra cosa! Il livello è stato così alto, che mi è pò dispiaciuto per quelli che non sono riusciti ad entrare nel hangar, e mi è dispiaciuto ancora di più non poter vedere quel live sul palco principale, perchè meritava. Quando qualcuno mi chiede qual è la nota dolente del festival rispondo sempre che sono gli hangar. Spesso non riescono a contenere tutto il pubblico, alcune volte l'audio non è il massimo, e come ultima cosa, il caldo. 


Altro live, altra corsa, è il turno di Masta Ace. Una persona così calma in vita mia non l'avevo mai vista, una di quelle che ti trasmette la pace. Sul palco - il contrario. Si è trasformato in una bomba. Durante "Beautiful" mi è anche scappata una lacrimuccia.
Nel frattempo è arrivato anche MGK che aspettava il suo turno nel camerino, ho conosciuto il suo batterista Johnny "Rook" Cappelletty, che è veramente dolcissimo e quando ha visto che l'avevo riconosciuto, si è gasato più di me.
Finalmente mezzanotte, inizia anche il live con come pezzo d'apertura Alpha Omega. Dal primo momento la cosa evidente è la sua energia, pensavo che col passare del tempo sarebbe un pò andata via, ma così non è stato, dal primo all'ultimo pezzo, questo artista ha mantenuto il suo spirito selvaggio nonostante l'infortunio. La cosa che mi ha colpito di più è stato il feeling con gli altri membri della band. Voto 10/10, per me è stato tutto perfetto!




Sabato ovviamente mi sono persa la tanto attesa battaglia nel cioccolato, dannazione! Però mi sono rifatta con il live di Raz Fresco, a cui ad un certo punto l'audio ha iniziato a fare capricci e allora è intervenuto Alien Dee con beatbox, che presa a bene! Non dimentichiamo Ocean Wisdom e i suoi complimenti sui capelli, i pezzi micidiali che ha passato Pete Rock, il tributo a Sean Price, gli abbracci di Afro e la foto col mitico Redman. 




Si lo so, quest'anno sono in ritardo anche col mio racconto, ma guardiamo il lato positivo, avete qualcosa da leggere nelle malinconiche giornate autunnali.
Con amore, Karo.