mercoledì 31 dicembre 2014

Girl of the year

La fine dell'anno è quel periodo in cui tiri le somme, fai un bilancio e cerchi di ricordare tutto quello che hai fatto di buono/cattivo. Per quanto mi riguarda lo faccio quasi ogni anno, e cerco di cambiare o eliminare eventualmente ciò che mi danneggia. Non sempre mi riesce perchè è risaputo che l'essere umano è abbastanza vigliacco e spesso davanti a certe cose, preferisce chiudere un'occhio o addirittura chiuderli entrambi. Ma comunque passiamo alle cose serie: non mi metterò a fare grandi ringraziamenti, perchè so che questo blog è seguito poco e magari le persone in questione nemmeno leggerebbero, e poi a loro dimostro di esserci ogni giorno, quindi non servono tutto questo. Il 2014 è stato un anno pieno di evoluzione interiore. Davvero, forse l'anno più ricco, l'anno in cui mi sono conosciuta meglio, nel quale ho capito chi sono, cosa mi piace e cosa non. Ho superato alcuni miei limiti, con altri ci riproverò l'anno prossimo. Perchè un'altra cosa che ho capito è che per me è molto più difficile mollare, che riprovarci.



Nel 2014 ho fatto tante piccole cose nuove come il mio primo tatuaggio, tiro con l'arco, ho cambiato la casa, ho fatto un bagno nelle pozzanghere, ho dormito più notti fuori casa che in casa lavorando sempre di notte, ho accettato un lavoro in cui dovevo lavorare 17 ore di fila, senza nessun giorno libero, ho provato il sushi, ho cambiato idea sui rave, ho "posato" per la prima volta davanti ad un fotografo e chi più ne ha più ne metta.



Per quanto riguarda la musica, il mio mondo, non ho da lamentarmi, ho visto tanti artisti che volevo vedere, ai quali ho stretto la mano, i quali ho abbracciato. E' stato tutto emozionante da questo punto di vista, perchè ho capito che nel hip hop, nel hip hop vero è veramente tutto: pace amore e unità. Il resto sono stronzate alle quali non do più peso.






Sono finalmente riuscita ad andare all'hip hop kemp è questa è fondamentalemente la più grande soddisfazione per me, perchè questa a sua volta ha partorito altre piccole soddisfazioni. Ho trovato tutto il coraggio che avevo in me, e sono partita, da sola. La canon sotto l'ascella e tanti energy drink. Ho abbracciato O.s.t.r, ho parlato con Marco Polo, ho fatto tantissime foto a Dynasty la quale poi ho stritolato tutta (Grazie Paolo), sono stata in prima fila per gli Onyx che hanno condiviso la foto che gli ho fatto su instagram, Dillon Cooper mi ha preso per mano, ho scherzato coi Cunninlynguists (Kno tra l'altro e l'autore del mio pezzo preferito, quindi quando mai capita di vedere e scherzare con uno dei tuoi artisti preferiti?), ho visto la forza della Dj Kcl, e ho conosciuto i Rapadura, ho visto 2 volte E-Green, ho quasi pianto al concerto dei Pokahontaz mentre ricordavamo Magik sul palco.




Ho inoltre avuto il piacere di vedere: Sztigar Bonko, che mi ha regalato il pezzo che ho pompato per tutta l'estate, Mlode Wilki, dei quali principalmente mi interessa solo Kuban che per me è uno dei più avanti in Polonia attualmente, Ras Kass, Pawz One (GRANDE UOMO), Shabaam Sahdeeq, Majk Spirit, Ten Typ Mes, Ceelo Green, Dj 2p, P-Money, Mc Melodee, il mio fantastico Madchild, Apollo Brown, Skyzoo, Torae, Black Moon, Black Milk, Dilated Peoples, il leggendario Krs-One, Rasmentalism, Dsa Commmando, Keke, Samy Deluxe, Action Bronson, The pharcyde, Trouble Gang, Kontrafakt, Snowgoons, Hades, Grubson, il micidiale Snak The ripper e Soul Boy.





In Italia invece ho visto: Mezzosangue, Il Turco, Gast, Sace, Suarez, Rak, Lucci, Dj Ceffo, Dj Leva57,  Inoki, Dj Double S, Mastafive, Deal Pacino.. Probabilmente sto dimenticando qualcuno, ma troppe emozioni, troppi ricordi e troppi nomi da ricordare. Grazie a tutti.






Se dovessi elencare le scoperte piacevoli invece al primo posto metto:
-Duckwrth, che ho scoperto grazie al freestyle nel TeamBackPack. Mi ha colpito subito la sua originalità, il sound, il flow nonostante la sua giovanissima età. 

-FKA Twigs, udite udite, me l'ha fatta conoscere mio zio. Cosa rende buono un disco? Il fatto che la musica ti prende subito? L'armonia dei suoni? O il fatto che ogni volta che riascolti un brano trovi un sapore diverso? Non lo so. Ma nel caso di questo primo disco di Fka Twigs, direì che non manca niente e io ne sono rimasta completamente ipnotizzata!

-Dillon Cooper, il giovanotto di Brooklyn dimostra che non serve fare un disco per essere sulla bocca di tutti e fare un tuor mondiale, basta un buon mixtape! Per me talento indiscutibile. Mi dispiace averlo conosciuto solo all'inizio del 2014, ma meglio tardi che mai. Per questo anno nuovo vi auguri tanti "Stati di elevazione" if u know what i mean ;)

- Mick Jenkins, il suo mixtape The Waters, è stato perennamente nelle mie casse e il pezzo "Jazz" ha aperto tante giornate. Viaggi su viaggi. 

- Sadistik, anche lui scoperto quest'anno, e anche lui interessantissimo. Adoro questo tipo di rap, il pezzo "Orange" lo metto ai primi posti dei pezzi più belli di quest'anno, non so voi ma io quando lo ascolto mi catapulto negli anni '80 pur non avendoli vissuti per niente.

- Ver$ace Chachi, lui si commenta da solo, basta ascoltarlo. Sono strafelice di averlo "scoperto", s t r a f e l i c e.

- Rae Sremmurd, perchè beh, chi non ha ballato a ritmo di "No type" quest'anno?

- Kuban, per me lui ha vinto tutto quest'anno. Davvero. Ho ballato, bevuto, pitturato la casa, fatto tutto a ritmo dei suoi pezzi. Adoro il suo atteggiamento leggero, flow lento e i testi che sembrano il libretto delle istruzioni per diventare un menefreghista doc, il tutto contenuto nel mixtape "Cozamixtape". Possiamo sentire che il 21enne rapper ha preso ispirazione dai rapper americani, e potreì fare nomi concreti, ma Kuban è semplicemente Kuban e nonstante ciò dimostra la propria originalità e di sentirsi a proprio agio nella sua pelle.



Chiudendo la partentesi fondamentale della musica, vorreì solo dire che nonostante quest'anno io l'abbia vissuto come tutta la mia vita, cioè: o nero o bianco, quindi ho avuto tanti dolori, grosse delusione, abbandoni, ma anche grandi soddisfazioni e tante gioie, mi dispiacerà lasciare il 2014 indietro ed entrare nel 2015. Grazie per tutte le lezioni ricevute, e sono pronta alle sfide che mi riserva l'anno che sta arrivando. Divertitevi lasciando la testa sulle spalle stasera. One love!



domenica 23 novembre 2014

"Non intera"

Le tocco. 
Prima delicatamente le sfioro con le dita, successivamente le prendo tra le mani e quando gioisco col tatto, le avvicino alle labbra..
No. Non è vero! Prima le annuso. Subito dopo le tocco.
 Lei sa, che odore hanno le scarpe dei propri sogni?
E spero che lei non sarà banale e non dirà che profumano di pelle. Le scarpe per andare a cavallo profumano di pelle. Le borse dei cacciatori e alcuni studenti profumano di pelle. Ma non le scarpe! O almeno non le scarpe che io colleziono.
Le mie scarpe prima profumano di Milano, di Roma, di Barcellona e dopo di sogni.
 Ho - fin dalla nascita, come dice mia mamma - uno strano rapporto con le scarpe. Le mie scarpe più care sono più di un anno di risparmi, tutte le paghette mensili dei nonni e i rari alimenti di mio padre. Mandati dalla banca nei pressi di Barcellona, dove  da dieci anni vive con una donna, poco più grande di me. Solo una volta mio padre mi ha invitata in Spagna. Ci ho messo tanto impegno per iniziare a volere bene alla sua nuova moglie. E ancora di più affinchè lei ne volesse a me. Non ci sono riuscita. Non ci è riuscita. Io, nonostante tutto le voglio bene. Anche perchè mi ha partorito una sorellina. Ho sempre voluto avere una sorellina, ma non importa...
Come si vive con una cosa cosi, lei chiede? Quasi normalmente, anche se mia mamma è del parere che vivo in modo "non normale". 
Secondo lei come un partecipante delle gare degli sport estremi. Solo che io ho queste gare ogni giorno. Ma non è vero.
 Faccio quasi tutto quello che fanno quelli della mia età. Studio, guadagno per studiare, viaggio, voglio innamorarmi. Ci sono cose, che non posso fare.
 E' difficile scalare le montagne, quando hai bisogno di un costante aiuto per passare attraverso i sottopassaggi a Varsavia. Non posso per esempio guadagnare per gli studi come barista, non posso ballare. Cioè posso, ma mi vergogno. 
Diciamolo: Sono "non intera". Ufficialmente per essere coerente con la diagnosi ho la spasticità muscolare delle gambe. Ma si sposta sempre fino a diventare la spasticità dell'anima. La cosa mi fa più male mentalmente, che fisicamente. 
Se fa male fisicamente, prendo un mucchio di pillole e passa. 
Oggi non sono sotto effetto di nessun medicinale, per questo posso sorseggiare del vino con lei, in tutta tranquillità. Per eliminare questo dolore mentale dovrei smettere di pensare e smettere di ascoltarmi. E lei sa che non è possibile. Non si possono spegnere i pensieri. Nel mio caso sarebbe anche pericoloso perchè lei sa quanto amo vivere. E avere tante avventure. Tantissime avventure. Nei vostri libri le avventure sono la cosa più importante. Ma non solo per quello li leggo. E non per dirle questo sono venuta a Varsavia. Sono arrivata qui per dirle, che con i vostri libri lei mi ha convinto di una cosa molto importante. Per me molto importante. Da quanto ho letto i vostri libri, sono sicura, che non devo accontentarmi di un uomo "qualsiasi" nella mia vita. 
Se non sono "intera", non vuol dire che sono peggiore. Nei vostri libri lei descrive storie d'amore bellissime di gente ancora meno "intera" di me. Io ho solo delle gambe un pò diverse. E per colpa di questo non posso camminare, come camminano altre donne. Non so nemmeno io perchè le nascondo dietro lunghe gonne e vestiti. Sono belle ugualmente quanto le gambe delle donne sane. Forse pure più belle. Mi prendo cura di loro per intero, come una madre si prende cura del proprio bambino appena nato. Sono semplicemente non del tutto funzionanti. Quando inizio a camminare, per un momento le devo ascoltare. Ma lei pure ascolta il proprio cuore senza sosta,vero? Il vostro cuore non è del tutto funzionante? Il vostro cuore zoppica anche? Come le mie gambe. Abbiamo solo la diagnosi diversa. Lei ha l'aritmia cardiaca, e io la spasticità. 
Il cuore è più importante delle gambe, ma le gambe che zoppicano si vedono. Specialmente se appartengono ad una donna.
Lei ha notato gli uomini che bevono al bar? Guardano senza sosta il mio seno. Sicuramente cercano di indovinare a che gambe appartiene questo seno. Per molti di loro una donna è composta dal seno,dalle gambe che finiscono con una vagina e dalle labbra. Tra poco mi alzerò, andrò in bagno e smetteranno di fissarmi.Glielo garantisco. Scommettiamo? 
Quando io sarò intenta ad ascoltare le mie gambe,andando lentamente in bagno, lei sentirà una cosa scendere. Scenderà il loro livello di testosterone, trasformandosi, nella maggior parte di loro, nel ormone della pietà. Lei sicuramente lo conosce. E proprio questi sono gli uomini che non mi interessano per niente. 
Non per loro avrò un rosetto nella tasca. E non per loro compro le mie scarpe. Lei sa cosa ho ricevuto per l'onomastico ultimamente? Da parte di una ragazzo? Mi ha regalato dei schifosi, per niente profumati di sogni, ma puzzolenti di mercato tacchi a spillo. E lei sa che cosa mi ha detto questo arrogante?
"Io so, che non puoi camminare con queste scarpe, ma mi piacerebbe che le indossassi, quando sarai a letto con me." 
Le ho buttate nella spazzatura.
Per il mio uomo ho già dei tacchi a spillo. Verdi, scamosciati. A volte le tocco e le avvicino alle labbra...


(Tratto dal libro dello scrittore polacco Janusz L. Wisniewski. Traduzione fatta da me.)






martedì 18 novembre 2014

Home creepy home

Da quando sono nata, non ricordo di essere stata in una casa per più di 5 anni. La mia infanzia è stata poco statica, non ricordo nemmeno con precisione quante volte ho cambiato "la dimora". E qui mi viene subito in mente la strofa di Coez in "La mia natura" che dice: "A 12 erano 9 traslochi, gli scatoloni dei giochi, sempre piu piccoli, sempre piu vuoti", pezzo che sento particolarmente... mio. 

Quest'anno è volato velocemente, mi sembra così assurdo che siamo già a fine novembre, è stato un anno ricco di novità e ovviamente non poteva mancare la ciliegina sulla torta sotto forma di appartamento nuovo! Ebbene sì, mi trasferisco per l'ennesima volta. L'anno 2014 è stato veramente fondamentale per me, è stato l'anno in cui sono maturata tantissimo, cambiata (in meglio, spero), aperta. Evito e rimprovero le persone che si comportano come mi comportavo io, non perchè non le tollero, ma perchè mi ricordano me stessa, quella me stessa alla quale non voglio mai più tornare. Anche per questo a differenza delle altre volte in cui lasciavo le mie camerette con dispiacere, lascio questa come se fosse un verme che mangia i pezzi di me.

Avevo tanto bisogno di spazi nuovi e probabilmente il Natale lo festeggerò già dentro le mie 4 mura, che ho deciso di arredare in stile minimale. Mi sento perfettamente a mio agio negli ambienti crudi, sterili, che hanno un non so che di inquietante. 

"Simplicity is the ultimate sophistication"












L'ispirazione l'ho trovata guardando soprattutto queste immagini, voi che tipo di ambienti preferite?
Con amore, Karo.




sabato 20 settembre 2014

Hip Hop Kemp (Festival with atmosphere) / Un mese dopo!

E' passato 1 mese esatto dai giorni che mi hanno cambiato la vita, eppure le vibrazioni positive le sento ancora addosso a me come se stessi ancora vivendo quella situazione.

Ma partiamo dall'inizio, perchè non è stato tutto così rosa e fiori. Decido di andare all'hip hop kemp a giugno di quest anno, non conoscendo assolutamente nessuno. Quindi per prima cosa cerco l'evento italiano su facebook e metto il famoso "partecipo", ricordo ancora che lo misi quasi tanto per, pensando come al mio solito: "ma si, tanto non riuscirò ad organizzarmi e non ci andrò", perchè in quel periodo i pensieri negativi mi mangiavano il cervello e il mio corpo non era composto dal 70% d'acqua, ma d'ansie assurde.

Sento però che è una cosa che non voglio e non posso perdermi, che devo andarci ad ogni costo, e che un pò me lo merito. Dunque inizio a prendere la cosa più seriamente, mi informo sugli artisti che saliranno sul palco quest anno. Dilated Peoples, Krs-One, The Pharcyde, O.s.t.r e Marco Polo, Madchild Black Milk, Black Moon e Dillon Cooper erano i miei "motivi in più" per fare quel passo. Inizio a conoscere persone online, persone che mi danno informazioni e supporto, persone che mi incoraggiano, persone che inizio a sentire "mie" e senza le quali non so come avreì fatto! GRAZIE!

Prossimo step per rendere tutto più reale: PAGARE il biglietto, ovviamente. E qui inizia il bello perchè non avevo la carta di credito per effettuare i pagamenti online e solo io so quante volte andavo avanti e indietro dalla banca, quante volte volevo svolare il computer in un fiume, quante volte ho urlato "Fanculo, non vado da nessuna parte!" Se ci penso ora, rido malissimo, ma allora ero veramente fuori di me, ahahaha. Ho capito di amare l'hip hop al 100% proprio PRIMA del festival, perchè non avrei fatto questi salti mortali per niente e per nessuno al mondo.

Per arrivare a Hradec Kralove (CZ), la città che ospita il festival dal 2004, ho deciso di prendere il Kempbus dalla Polonia. Apro una parentesi: la cosa che mi ha veramente piacevolmente sorpreso è l'organizzazione del mio paese. Prima del festival vengono organizzati tanti concorsi, vengono registrati tanti pezzi, mixtape che invogliano ad andare e partecipare, le ragazze per strada distribuiscono i voltini e appendono i flyer e chi più ne ha più ne metta. Vivono la situazione a 360°, cosa che si vede e si sente una volta che metti piede in quel famoso ex aereoporto militare. La prevalenza dei polacchi è evidente. Cosa che non fa altro che riempirmi d'orgoglio perchè amo il mio paese con tutto il cuore! E non nascondo il fatto che vorreì tanto che anche in Italia ci fosse questo spirito hip hop! Chiudo la parentesi.
Parto il 17 da Reggio Calabria, e dopo 30 ore di viaggio in autobus (PAZZA) arrivo in Polonia il 18 pomeriggio, mi "riposo" il 19 e il 20 alle 4:oo del mattino parto per Katowice con 1 ora di sonno addosso, dove alle 6 salgo sul kempbus.

Kempbus, kempbus.. ci sarebbe un capitolo da scrivere solo su questi magici mezzi di trasporto. Appena salgo, il tizio mi passa la bottiglia con la vodka, (ricordiamo che sono le 6 del mattino, ahahahaha) come sottofondo ovviamente tutti i pezzi degli artisti che vedremo sul palco, faccio amicizia subito con tutti e guadagno il loro rispetto quando rispondo "sono sola", alla domanda "i tuoi amici saliranno più tardi?". Accanto all'autista c'è un ragazzo che è il responsabile del nostro gruppo. Durante il viaggio ci da mille indicazioni utili, spiega tutto ai novellini, organizza dei concorsi per vincere vari gadgets: magliette, cd, cappelli (io ho vinto 2 cd). La cosa che più mi ha fatto prendere a bene è stato il fatto che ho detto a tutti di vederci giovedì nel hangar per E-Green. Arriva giovedì, io arrivo in prima fila, e vedo gli altri lì con le birre in aria che gridano: "Na zdrowie". Le classiche piccole cose che fanno piacere e che apprezzo da morire.

Il festival inizia il 20 con il party di preapertura. Di solito quel giorno ci sono "meno" persone rispetto al giorno successivo, ma non per questo ci si diverte di meno, anzi! Inizio a capire realmente cosa sto vivendo, realizzo che l'hip hop kemp è quel posto dove un artista è presente sotto il palco a supportare il suo collega, dove batti il 5 con Mc Melodee, dove tu cammini tranquillamente e qualcuno inizia a camminare con te e a parlarti, dove ti chiedono di fare le foto con loro, dove gli artisti non si sentono i protagonisti, ma si sentono i nostri fratelli e la cosa si percepisce veramente soprattutto quando anche quelli più "grossi" scendono dal palco e rappano davanti a noi, oppure quando li vedi girare di giorno e sorseggiare la birra tranquillamente, uno di questi era Hades dei Hi-fi banda (che non era nemmeno nella Line up)


Il giorno dopo mi sveglio alle 9 dall'emozione di essere ancora lì, mi sento una veterana dell'hip hop kemp corro da un hangar all'altro per vedere e per fare le foto a più artisti possibili, saluto E-Green, faccio tre foto con i Cunninlynguists (uomini dalla santa pazienza, ahahaha) e.. incontro O.s.t.r, il mio rapper e produttore polacco preferito! Sono stata ad un suo concerto 3 anni prima in Polonia, ma non c'è stato modo di avvicinarsi, e lì al kemp, ci parlo e scherzo. Roba che se non avessi la foto che conferma tutto ciò probabilmente non ci credereì nemmeno io, ahaha. Li abbraccio entrambi, li ringrazio e continuo la mia corsa. Il freddo della sera lì è incredibile.

Venerdì, mi aspetta una giornata "pesante" perchè ci sono i miei artisti preferiti, perciò decido di restare in albergo un pò più a lungo per recuperare le forze dal giorno prima, ovviamente il piano fallisce, perchè non riesco a stare a letto sapendo che mi aspettano un sacco di Dj set, negozi coi vinili, il profumo di birra in aria, i contest di basketball e breakdance. Scrivendo tutto ciò mi tornano in mente le parole di un amico: "Karo, l'hip hop kemp non si può raccontare, bisogna viverlo" - E sono d'accordo, perchè scrivo e scrivo eppure sento che non riesco ad esprimere al 100% ciò che ho dentro, le emozioni e le sensazioni, anzi sono sicura che se leggessi tutto questo scritto da qualcun altro penserei "che stupida a gasarsi così tanto con un festival" però, fidatevi che tutte queste righe non esprimono nemmeno il 10% della felicità che ho provato in quei giorni.

Arriva l'ultimo giorno e altre prese a bene: L'ultimo live degli Onyx, avevo perso il posto in prima fila per andare in bagno. Immaginate di essere in prima fila e dietro di voi ci sono TANTE (TANTE TANTE TANTE) persone, e a te scappa la pipì. TRAGEDIA. Vabbè, mi incammino e in qualche modo torno in terza fila e... i ragazzi della prima fila mi vedono con la macchina fotografica, mi fanno spazio, soprattutto uno mi ha lanciato uno sguardo come per dire "è giusto che tu stia qui" e quello sguardo non lo dimenticherò mai, perchè probabilmente mi ha fatto ricredere sul genere umano.

Ora a distanza di un mese, vedo quante cose sono cambiate nella mia vita e dentro di me. All'hip hop kemp capisci veramente quanto sei forte, capisci veramente te stesso, perchè PUOI essere te stesso! Nessuno ti giudica, sei circondato da persone aperte, allegre, attive che ti includono in tutto senza conoscerti, che ti aiutano. In 4 giorni non ho visto nemmeno una persona litigare con un'altra, ne altri episodi di questo genere. E partendo avevo paura di tutto, continuavo a riempirmi la testa di pensieri del tipo "Sarò un pulcino in mezzo ai corvi neri", "non me la caverò", "sto facendo una stronzata partendo da sola". Eppure ora penso che sia stata la cosa più giusta che io abbia fatto per me stessa in 20 anni. Dopo un periodo abbastanza buio, ho iniziato una nuova vita, con una Karolina nuova, una Karolina che si concentra sui proprio obiettivi, una Karolina che lotta per ciò che vuole fino all'ultimo, con orgoglio e dignità.


Inutile scrivere che il festival mi manca tantissimo, mi è mancato soprattutto quando ho salutato i miei amici al ritorno sul kempbus, quando mi sono vista taggata nelle foto, quando le modificavo, quando ho ripreso a parlare solo il polacco e non più 30 lingue (lol), quando ho ripreso a viaggiare coi mezzi pubblici e non col taxi, quando riguardavo i video o leggevo i messaggi delle persone con le quali sono stata là.

Questo post, non rende davvero comunque, perciò se volete informazioni, scambiare 4 chiacchere parlando dei live o altro aggiungetemi su facebook e vi racconterò tutto, tutto con piacere! Ci vediamo il prossimo anno!

Con amore, Karo.





sabato 16 agosto 2014

1.


Sono un personaggio romantico scappato dai libri per vivere e prendere le vere boccate d'aria, trasmettendo un pò del mio spirito a chiunque incontro per strada!
Amante della fotografia, cinema, musica, moda e bellezza. Eterna bambina, che trascorre le proprie giornate in una città crudelmente reale, ma allo stesso tempo favolosa.





Shoes: Sequin
Photo by: Costanza Cosentino